Analisi SWOT dell’industria cosmetica, cos’è e come funziona?

Analisi SWOT dell’industria cosmetica, cos’è e come funziona? 900 900 Studio Concept S.r.l.

La cosmesi è nata molto prima di quanto si immagini, da migliaia di anni ci si prende cura di sé per un aspetto in salute. I tempi cambiano e le esigenze necessitano una risposta adeguata alla domanda. Siamo Studio Concept e aiutiamo le aziende della cosmesi a comunicare il proprio valore, il segreto sta in un approccio mirato a partire dall’analisi SWOT.

Cos’è e a cosa serve l’analisi SWOT?

Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats sono i termini che compongono l’acronimo. Il perno dell’analisi sta in un approccio volto a scattare una fotografia reale della realtà produttiva, il fine è quello ovvio di una strategia aziendale: serve sapere dove ci si trova per decidere in che direzione si vuole andare. Sebbene questa sia indicata più comunemente come analisi, in realtà si tratta di un processo decisionale a matrice. Il successo del metodo sta nella sua storia, questo nasce dalle idee di Albert Humphery della Stanford University che lo coniò negli anni Settanta.

Come si esegue una analisi SWOT? Molto dipende dalla strategia in uso nel team di lavoro, c’è infatti chi opta per la matrice formale e chi invece preferisce una riunione informale per un confronto organico. Quel che serve è una visione di insieme e la voglia di trovare nuove idee e soluzioni. Analizzare le fonti interne è utile tanto quanto considerare le opinioni della clientela, l’efficacia del metodo si affida a una apertura proattiva da parte di tutti i partecipanti. Valutare i punti di forza e quelli deboli ma anche proporre e valutare le idee migliori sono ingredienti di una analisi SWOT efficace.

Quanti parametri compongono una SWOT?

I quattro punti della analisi costituiscono una matrice 2 x 2 ben definita: due sono gli elementi positivi e due sono quelli negativi, la classificazione permette anche la suddivisione in fattori interni ed esterni. I punti di forza (Strengths) e i punti di debolezza (Weaknesses) sono infatti elementi intrinseci della realtà aziendale, le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) appartengono invece al confronto con il contesto esterno. Il metodo è particolarmente adatto alla analisi dell’industria cosmetica, le grandi cifre che la caratterizzano necessitano di un approccio efficace alla analisi di fattori positivi e negativi. Eccone un esempio più dettagliato.

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Punti di forza nell’industria cosmetica

Il tasso di crescita segna un +4.4% su scala mondiale, le cifre superano i 350 miliardi di dollari USA ma le prospettive guardano verso i 1.000 miliardi entro il 2030. La crescita è sostenuta da una grande attenzione alla ricerca, la cosmesi è uno dei settori più attivi in questo senso. Il volume dipende dal marketing potente, è praticamente impossibile dimenticare le campagne più efficaci. Un altro punto a favore sta nella abbondanza dei prodotti, ogni cliente può disporre di una soluzione in grado di rispondere alle proprie esigenze. C’è infine l’adattabilità di una industria fluida e in grado di plasmarsi sulle tendenze.

Punti di debolezza nell’industria cosmetica

La contraffazione ha un peso di 75 miliardi di dollari entro il 2025, costituendo uno dei principali flagelli per il settore. L’abbondanza dei prodotti purtroppo fa sì che vi sia un uso più o meno controllato di ingredienti nocivi, qui le cose cambiano a seconda delle normative nazionali. L’impatto ambientale della industria cosmetica è un fattore negativo, agli ingredienti dannosi si aggiunge l’utilizzo degli imballaggi in plastica. C’è purtroppo anche l’inquinamento dei modelli, la cosmesi troppo spesso impone degli standard di bellezza lontani dalla realtà: il body shaming ne è uno degli effetti. La pubblicità ingannevole ha un peso, questa causa perdite a tutto il comparto.

Opportunità nell’industria cosmetica

Già il presente offre un pannello di strumenti in grado di potenziare l’immagine e la produzione in cosmesi, il settore è particolarmente dinamico in risposta agli adattamenti tecnologici: si può pensare all’impatto da parte della AI ma anche delle nanotecnologie. La sostenibilità è una delle vie utili e percorribili dall’industria 4.0, ottimizzarne le pratiche costituisce una opportunità di risparmio economico e delle risorse. C’è poi il potenziale di espansione del mercato, l’Asia ma anche l’Africa e il Sud America costituiscono aree emergenti dalle prospettive interessanti. C’è tanta voglia di salute e benessere, le tendenze di consumo vanno in questa direzione ed è qui che la cosmesi ha un ruolo. L’e-commerce è l’opportunità regina in un mondo sempre più connesso.

Minacce nell’industria cosmetica

L’analisi SWOT si conclude con gli ostacoli da evitare. Le materie prime non sempre disponibili ma anche l’incombenza dei rifiuti della cosmesi sono fattori che portano l’industria a misurarsi con l’ambiente. L’attuale inflazione ha un impatto importante sui prezzi e la contrazione dei consumi. La sicurezza è una minaccia costante nel settore, gli eventi avversi possono costituire un serio problema per clienti e aziende. C’è poi l’impatto delle leggi, le aziende cosmetiche sono bersaglio di azioni legali e severe leggi nazionali.

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