La vendita dei cosmetici in Italia è regolata dal Regolamento della Comunità Europea del 2009. Per cosmetici si intendono tutti i prodotti che si applicano all’esterno del corpo o su denti e cavità orale, per pulizia e protezione. Si tratta di un documento molto dettagliato (trovi qui la versione integrale in italiano), che innanzi tutto vieta l’utilizzo di alcune sostanze e limita la presenza per altre.
Per vendere cosmetici online nell’unione europea è obbligatorio segnalare una persona responsabile (con sede nell’EU) per ogni prodotto. Può essere anche una persona giuridica, ma l’importante è che ci sia anche il recapito di una persona fisica da contattare in caso di necessità. A seguire, scopriremo insieme nel corso dell’articolo diverse disposizioni che riguardano in gran parte la produzione di formule nuove.
Due note importanti: le leggi possono cambiare velocemente, quindi chiedi sempre un parere professionale per non incorrere in situazioni spiacevoli. Inoltre se intendi vendere i tuoi cosmetici anche in Gran Bretagna, ricorda che la nazione non è più parte della CE e potrebbe essere necessario adempiere anche ad altre leggi.?Detto questo, sia che tu voglia produrre i tuoi cosmetici, sia che tu apra una vetrina per cosmetici già prodotti da altri, dopo le pratiche burocratiche dovrai comunque darti da fare nel campo del marketing e della pubblicità. Proseguendo in questo articolo trovi tanti consigli che possono aiutarti a portare al successo la tua vendita di cosmetici online.
Indice
Come vendere i cosmetici autoprodotti
In questo caso è fondamentale rispettare la legislazione sui cosmetici, perché in quanto responsabile della formula non puoi permetterti errori. Per cosmetici autoprodotti non si intende assolutamente cosmetici realizzati in casa, neppure se ne hai provato tu stesso l’efficacia. I prodotti devono essere realizzati in un laboratorio che sia dotato della licenza per la produzione di cosmetici. Se per esempio hai un’idea per un prodotto che potrebbe incontrare il favore del pubblico, dovrai interfacciarti con il chimico del laboratorio che valuterà la situazione e saprà realizzare la formula. La notifica dei sito di produzione andrà inviata secondo decreto ministeriale, come indicato sul sito del Ministero della Salute.
I professionisti del laboratorio inoltre verificheranno gli ingredienti e la stabilità per poter inviare la documentazione relativa certificazione e ricevere il P.I.F. Di cosa si tratta? Del documento che renderà possibile la vendita dei tuoi cosmetici, insieme alla Valutazione della Sicurezza.
P.I.F. e Valutazione della Sicurezza
Il Product Information File è il documento che racchiude tutti i dati sul prodotto cosmetico. Al suo interno devono essere presenti tutte le caratteristiche. Il primo punto riguarda gli ingredienti della formula. Al di là dei divieti imposti dalla legge, è giusto sapere che sempre più persone controllano l’INCI, cercando di evitare ingredienti come siliconi, paraffina, parabeni e oli minerali.
Il P.I.F. dichiara anche le proprietà fisico-chimiche e microbiologiche, il metodo utilizzato nella produzione e gli eventuali test che dimostrino i vantaggi concreti del prodotto.
La Valutazione della Sicurezza invece deve essere sancita da un tecnico con diploma riconosciuto e indipendente, ovvero senza legami con aziende o agenzie di marketing, che potrebbero compromettere l’imparzialità nel giudizio. Sono tutte regole stabilite dal Regolamento CE n.1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Test di Stabilità e Challenge Test
La formula dei cosmetici deve essere vagliata attraverso il Test di stabilità, che indica la capacità del prodotto di mantenere le proprie caratteristiche organolettiche, chimiche, fisiche, microbiologiche e funzionali.
Il Challenge Test invece punta a controllare il tipo di conservante utilizzato nella formula. Come dice il nome, il laboratorio sottopone la formula a una sfida, riproducendo le aggressioni da parte dei microbi che possono presentarsi nella vita del prodotto. Il prodotto infatti deve mantenersi in buone condizioni anche al di fuori dell’ambiente sterile del laboratorio, durante le fasi di produzione, stoccaggio in magazzino, trasporto, utilizzo da parte del consumatore.
Con questo test viene definito anche il PaO, acronimo di Period after Opening, ovvero la durata dopo l’apertura.
Altri test non sono obbligatori, ma possono essere interessanti al fine delle vendite. Un esempio su tutti, il test sulla presenza di Nickel, sostanza presente in natura ma che per alcune persone può essere causa di allergie e irritazioni. Sono in aumento le persone che cercano cosmetici Nickel Free e potrai scrivere questa frase legamente sulla confezione solo se la quantità presente è inferiore allo 0,000001% della formula.
Contattaci e saremo felici di mettere la nostra esperienza ventennale al tuo servizio.
Notifica al portale europeo CPNP
La Valutazione della Sicurezza del cosmetico va comunicata alle Autorità attraverso il Portale europeo dei prodotti cosmetici, il Cosmetic Product Notification Portal (CPNP).
Etichette e claim
La legge europea prevede una regolamentazione di tutti i testi presenti sulle etichette e le punizioni possono arrivare all’oscuramento del sito. È successo a londonlovesbeauty.com, sito oscurato in Italia nel giugno 22 con nota pubblicata sul sito del Ministero. per non aver rispettato in particolare l’articolo 19 del Regolamento (CE) 1223/2009. Questo articolo prevede che la vendita di prodotti cosmetici online debba essere accompagnata da etichettatura in caratteri indelebili, facilmente leggibili e visibili. Quindi, premesso che la legge non fa sconti, ecco i dati che dovranno essere presenti sulle tue etichette:
- INCI, International Nomenclature of Cosmetic Ingredients: è l’elenco degli ingredienti, che vanno segnalati in ordine decrescente, mettendo prima quelli presenti in maggiore quantità.
- Prodotto ambientato: la scatola in un ambiente che esprima la sua personalità, per esempio una crema biologica in uno scenario di natura.
- Funzione del prodotto: è necessario specificare qual è lo scopo del prodotto, per esempio Crema viso, Crema idratante corpo, Shampoo etc.
- Produttore: l’etichetta deve riportare il nome, la ragione sociale e l’indirizzo della Persona Responsabile che, come abbiamo visto può essere una persona fisica o giuridica.
- Data di durata minima o PaO: la sigla, come abbiamo visto, indica la durata di un prodotto cosmetico dopo la sua apertura. Il simbolo del barattolo aperto con il numero dei mesi indicati con la lettera M (per esempio 12M) è il modo più sintetico per indicare questo dato a norma di legge. Puoi specificare in etichetta la dizione “Data di durata minima” così da indicare al consumatore che in realtà il prodotto può essere efficace anche più a lungo.
- Contenuto: va indicata la quantità al momento del confezionamento. Alcune formule infatti possono subire nel tempo fenomeni di evaporazione e quindi di diminuzione del contenuto totale.
- Lotto di fabbricazione: si tratta di un numero che va stampato in etichetta e che rende tracciabile la produzione dei cosmetici.
E-commerce di cosmetici: quali autorizzazioni chiedere
Aprire un negozio online è più semplice rispetto all’apertura di un negozio in muratura. Ma l’attività richiede comunque attenzione e cura per poter essere avviata. Per esempio dovrai ottenere l’attestato di libera vendita (trovi qui un fac simile del modulo), che si può richiedere online attraverso il portale Cert’O. Per accedere devi avere a disposizione un dispositivo per la firma digitale e quindi registrarti al sito registroimprese.it. In questo modo ti sarà assegnato anche il codice ATECO, che per l’attività di Commercio elettronico al dettaglio di cosmetici corrisponde al 47.91.10.
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Quali canali di comunicazione utilizzare per vendere cosmetici?
Rispettare tutte le norme vigenti è il primo passo. Ora che hai speso tempo e denaro per metterti in regola, è il momento di monetizzare! Guadagnare con la vendita di cosmetici online è possibile, ma sempre andando per step e muovendosi non da dilettante, ma da professionista. Ecco le azioni in cui dovrai impegnarti per un lancio di successo:
- Realizzare la tua brand identity. È l’identità di marca che rende unico il tuo brand. Stabilire le regole e i valori del tuo marchio, a livello concettuale e visivo, è un tesoro che dura nel tempo e che ti porterai avanti negli anni.
- Scoprire il tuo pubblico reale. Inutile parlare di shampoo a un pubblico di calvi. Questo è un esempio semplicistico per dire che la prima cosa da fare è scoprire qual è il tuo pubblico di riferimento. Non è una scelta personale, è un fatto che si evince dall’analisi del mercato. Partire nella direzione giusta è fondamentale per avviare la tua attività in modo proficuo.
- Parti con il sito e i social. L’attività online è ovviamente parte del business e l’immagine di un sito di cosmetici nell’immaginario collettivo è proprio qualcosa di ben realizzato, tutt’altro che home made o, come si suol dire, realizzato dal cugino “che è sempre al computer”. Stesso discorso per i social. Prevedi un impegno quotidiano per comunicare su Instagram e scegli solo i social che se sei in grado di gestire.
Sono attività impegnative (e non sono ancora tutte!) e spesso una start up non ha ingenti risorse da investire, almeno per i primi anni. Per questo lo Studio Concept ha realizzato tre pacchetti di servizi per una start up di successo. L’idea è offrire solo i servizi necessari per le reali esigenze, senza sprechi di risorse.
Si parte con il Pacchetto Start che consente comunque di entrare da professionisti nel mondo della vendita di cosmetici perché comprende lo studio del proprio pubblico di riferimento e della concorrenza (hai presente quanti marchi si propongono ogni giorno al mercato?), la creazione di una brand identity specifica per il tuo brand, il logo (quel piccolo investimento che ti servirà per tutta la vita!), la grafica del packaging (anche questo un tesoro che si conserva nel tempo) e la creazione degli esecutivi per realizzarlo. Oltre a tutti questi servizi specifici, avrai a tua disposizione un giorno di consulenza, probabilmente una delle caratteristiche top di questi pacchetti, perché parlare con esperti del settore aiuta a pianificare le azioni e a puntare direttamente agli obiettivi senza disperdere energie. Pensa quante cose potrai chiarire a te e al tuo team!
Il Pacchetto Intermediate, a differenza di Start, offre ben 2 giorni di consulenza e aggiunge anche la produzione di contenuti, come foto e mini video da utilizzare sui social o dove vuoi. Sempre nel Pacchetto Intermediate è compreso il progetto creativo del sito.
Infine è disponibile il Pacchetto Full top, che aggiunge al livello intermediate l’avvio dei social, mezzo oggi fondamentale per vendere cosmetici. Lo Studio Concept realizza il piano editoriale del primo mese per Instagram. Si tratta di 10 contenuti, 2 a settimana, che in realtà ti potranno fare anche da guida per i contenuti successivi. Sei pronto per un lancio di successo?