Industria cosmetica italiana, i numeri di Cosmetica Italia

Industria cosmetica italiana, i numeri di Cosmetica Italia 900 900 Studio Concept S.r.l.

I numeri del settore direzionano ogni progetto imprenditoriale. Il recente periodo pandemico e il clima caldo della geopolitica internazionale sono alcuni fattori che hanno contribuito alle aspettative sui dati del comparto. Si parte dalle analisi per lavorare sulle risposte, ecco i dettagli e i punti di forza a tale riguardo. Noi di Studio Concept lavoriamo al fianco delle aziende in cosmesi, crediamo nei risultati che si costruiscono a partire dai numeri.

Quanto vale il mercato cosmetico in Italia?

Cosmetica Italia fa il punto della situazione in occasione della assemblea annuale dei soci, il Rapporto annuale è la cartina al tornasole che segna lo stato di salute per l’industria del beauty nel Bel Paese. Le prime considerazioni sono proprio affidate a Benedetto Lavinio, presidente di Cosmetica Italia, il quale difende in numeri di un’industria che si dimostra reattiva anche alle congiunture geopolitiche negative e al netto cambio delle abitudini di consumo.

13,3 miliardi di euro indicano il fatturato dell’industria cosmetica tricolore per il 2022, si tratta di un valore in incremento del 12,4% rispetto al 2021 e in crescita del 10,2% rispetto ai livelli del pre-pandemia. C’è voglia di cosmesi e le abitudini alimentano una crescita che si preannuncia altrettanto promettente per il 2023.

Quella della cosmesi è una delle industrie che alimenta una esigenza diretta del mercato, lo dimostrano le vendite che hanno registrato un netto incremento nel 2022: 11,5 miliardi di euro descrivono l’ammontare del fatturato in Italia, il trend è in crescita di 8,5 punti percentuali rispetto al 2021.

Settore cosmetico in Italia e consumo di cosmetici

L’analisi del mercato in Italia indica un rassicurante ritorno alla normalità. I prodotti per la cura del viso fanno registrare un 16,4% del paniere, questi sono seguiti dal 15,3% degli articoli per la cura del corpo e dal 13,6% per la profumeria alcolica. I dati restituiscono una conferma per quanto riguarda il tradizionale commercio della cosmesi in Italia, gli elementi trainanti sono quindi quelli che rispettano la tradizione.

L’analisi annuale sul fatturato restituisce altri dati anche più briosi nella loro dinamica: a parlare è il confronto tra il 2022 e il 2021. I prodotti per la cura delle labbra fanno registrare il +21,4% e sono seguiti da quelli per il trucco del viso con un +18%. La profumeria alcolica si attesta al +16,3% e il trucco occhi sale dell’11,7%.

La voglia di cosmesi fa registrare dati che promettono particolarmente bene, c’è però da considerare che il trend in crescita descrive il passaggio da un evento epocale alla normalità. Laddove le restrizioni pandemiche hanno costretto all’uso della mascherina, il ritorno alla libertà ha risvegliato la voglia di ricorrere agli strumenti di bellezza.

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Esportazioni e importazioni nell’industria cosmetica

L’industria cosmetica italiana è tra i settori che trainano l’export tricolore, più del 40% è fatturato verso i Paesi esteri. Il dettaglio descrive quindi 5,9 miliardi di euro venduti dall’Italia al resto del mondo, si tratta di un dato in crescita del 18,5% rispetto al precedente anno. Sebbene non ancora terminato, l’export del 2023 si preannuncia in aumento almeno del 10%.

La bilancia commerciale pende nettamente nella direzione dell’esportazione, le destinazioni dicono molto a tale riguardo. I Paesi extra-europei incidono per il 38% sull’export totale, c’è tanta voglia di cosmesi italiana soprattutto negli Stati Uniti che superano le ben più vicine Francia e Germania. C’è poi il dato emergente del commercio verso gli Emirati Arabi Uniti, qui il divario tra il 2021 e il 2022 è del +60.7% a riprova di un incremento quantomeno impressionante.

Il benessere di un settore si vede proprio dalla sua capacità di rispondere alle aspettative da parte dei mercati esteri, l’export cosmetico offre la conferma della direzione giusta della macchina cosmetica tricolore. Puntare sulla qualità del prodotto è una scelta che premia.

Canali utilizzati per la vendita dei cosmetici

Il mercato dimostra una evoluzione sostanziale delle abitudini. Considerando i numeri puri, la grande distribuzione fa da padrona con il 42% di copertura dei consumi interni. Seguono il canale più classico delle profumerie (19,3%) e la farmacia con un interessante 17%. L’8,6% nell’e-commerce raddoppia il volume di vendite rispetto ai livelli del pre-pandemia, seguono i valori delle forniture professionali nel settore dell’acconciatura (5,1%), dell’erboristeria (3,3%), i canali di vendita diretti (3%) e l’estetica (1,9%).

Il settore si dimostra in salute, i dati sottolineano la forza di un comparto che ha reagito adattandosi a una nuova realtà nelle dinamiche di vendita. Laddove le abitudini fino al 2019 vedevano preferire i canali di commercio più tradizionali, gli anni a venire hanno strutturato un nuovo modo di acquistare.

La multicanalità è un approccio che premia nelle vendite, il rilancio della cosmesi diviene sempre più la fonte di un commercio fluido poiché in grado di adattarsi. La cosmesi italiana si acquista in farmacia così come in profumeria.

Il settore cosmetico in Italia, secondo i dati più recenti, naviga in acque favorevoli, testimoniando una resilienza notevole anche di fronte a sfide senza precedenti come quella pandemica. Le dinamiche attuali mostrano un pubblico italiano che non solo ha riscoperto l’importanza del prendersi cura di sé attraverso la cosmesi, ma è anche attirato dai prodotti tradizionali che hanno sempre caratterizzato il mercato italiano.

L’analisi del mercato conferma una tendenza di crescita costante, con una propensione verso un consumo consapevole e diversificato, dove la tradizione incontra l’innovazione. Il settore non solo ha saputo adattarsi al cambiamento, favorendo una multicanalità delle vendite, ma ha anche affermato la sua presenza nel panorama internazionale, consolidando posizioni di prestigio nei mercati esteri grazie a un’offerta di prodotti di alta qualità.

Guardando al futuro, il comparto cosmetico italiano ha davanti a sé l’opportunità di crescere ulteriormente. Le aziende del settore dovranno continuare a puntare sull’eccellenza, innovando e adattandosi alle nuove esigenze dei consumatori. L’accento potrebbe essere posto su una produzione sempre più sostenibile e su una comunicazione che sappia valorizzare le eccellenze del made in Italy, sfruttando tutte le potenzialità offerte dalla multicanalità e dai nuovi canali di vendita.

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