Packaging secondario e primario nei cosmetici, le differenze

Packaging secondario e primario nei cosmetici, le differenze 900 900 Studio Concept S.r.l.

Hai tra le mani un’ottima formula cosmetica e vuoi lanciare la tua linea sul mercato? Una delle scelte più importanti che hai davanti è quella del packaging, ovvero del confezionamento. E non si tratta di una scelta unica, ma tripla. I tre tipi di packaging – primario, secondario e terziario – rivestono ruoli diversi e possono essere tre mosse vincenti nella tua strategia di marketing e comunicazione. In questo articolo vedremo insieme quali sono le caratteristiche principali e come operare le scelte più corrette per non sprecare tempo e denaro.

Il packaging primario per cosmetici: cosa devi sapere

Il packaging primario è quello che si trova a stretto contatto con il prodotto, che si tratti di una crema, un fluido, un liquido o di altre texture. Il primo ruolo del packaging primario è mantenere il prodotto integro a livello di formula e anche di texture. Il cosmetico infatti deve arrivare intatto al consumatore perché viene sempre a contatto con parti del corpo. Per questo il suo contenitore deve assicurare la massima igiene e salubrità. E al giorno d’oggi deve avere caratteristiche di sostenibilità, prima di tutto per quanto riguarda il materiale. Anche la plastica, uno dei materiali più utilizzati per la sua leggerezza e versatilità, può essere di vario tipo per riciclabilità e igiene.

Il vetro e il metallo come packaging primario per cosmetici

Il vetro è uno dei materiali più amati dai cosmetici di alto livello perché igienico, inodore, insapore, ma anche sostenibile perché riciclabile al 100%. Però… C’è anche un però perché il peso del vetro va ad impattare sull’energia necessaria per le consegne dei prodotti stessi. Inoltre, essendo molto fragile necessita di un imballaggio speciale per il trasporto. Inoltre alcuni cosmetici, per esempio certi oli, sono sensibili alla luce quindi il packaging primario dovrà essere di vetro scuro. L’altro materiale utilizzato per i cosmetici è il metallo, che dona un fascino particolare ai packaging. In alcuni casi molto innovativi, si utilizza la carta come packaging primario, alla ricerca di soluzioni sostenibili (la carta è riciclabile 100%) e raffinate come questa.

Il packaging primario per cosmetici: scegliere la forma

Oltre al materiale, altrettanto importante per il packaging primario è la forma, che si deve adattare alla consistenza del prodotto, in modo intuitivo (per un liquido sarà meglio un barattolo o un flacone?). Oggi esistono molte shape differenti, al di là del classico barattolo, con forme ergonomiche e arricchite anche da dettagli che rendono il packaging più facile da utilizzare: dispenser con pump per dosare il prodotto, tappi che si chiudono con una sola mano, sistemi airless che non mettono mai il prodotto a contatto con le mani (ne abbiamo parlato in questo altro articolo).

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Il packaging primario per cosmetici: scritte di legge

Il packaging primario veicola il prodotto per tutto il suo utilizzo. Per questo la legge impone che siano presenti tutte le informazioni necessarie per il riconoscimento e il corretto utilizzo. Dovrai quindi prevedere l’elenco degli ingredienti, la quantità, la data di scadenza, le eventuali precauzioni, la funzione del prodotto, la ragione sociale dell’azienda produttrice e l’indicazione del paese di origine. Trovi tutte le indicazioni sul sito del Ministero della Salute nello spazio dedicato alle diciture per cosmetici.

Il packaging secondario per cosmetici: fondamentale per vendere

Molti cosmetici sono venduti direttamente con il packaging primario. E il più delle volte si tratta dei prodotti più quotidiani o di linee più giovani ed economiche: bagno schiuma, latte detergente, shampoo. Quando si passa alle creme viso o a cosmetici di alto livello, il prodotto è spesso imballato in un packaging secondario che può essere realizzato in ogni tipo di materiale: carta, stoffa, metallo, legno, plexiglass, plastica. È la prima immagine che viene vista dal consumatore e che deve parlare del carattere del prodotto.
Sarà coerente con l’immagine del packaging primario come in questo caso, per mantenere l’armonia ed evitare l’effetto delusione da parte del consumatore.

Il packaging terziario per cosmetici: calcoli per il conto economico

Per avere un quadro di insieme del tuo investimento sul packaging cosmetico, non puoi evitare di pensare al packaging terziario. Si tratta dell’imballaggio che contiene più confezioni e che serve per trasportare i prodotti dall’azienda produttrice al punto vendita. Quando si parla di trasporto è fondamentale assicurare la sicurezza (contenitore e prodotto non devono rompersi o deteriorarsi) e al tempo stesso la leggerezza. Un maggior peso infatti corrisponde a un maggior consumo di carburante per lo spostamento. Il packaging terziario deve essere facilmente impilabile per un carico ben organizzato senza sprechi di spazio. In questo modo si potranno ottimizzare i trasporti con il miglior rapporto resa/costo.

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