Fotografia Flat Lay: come scattare foto dall’alto?

Fotografia Flat Lay: come scattare foto dall’alto? 900 900 Studio Concept S.r.l.

Cambiare punto di vista, ecco un escamotage al servizio dello still life. Noi siamo Studio Concept e crediamo nella forza dell’immagine in cosmesi.

Cos’è la fotografia flat lay? Storia e origini

Basta riportare alla mente uno dei capolavori di Brad Walls per rendersi conto di quanto la tecnica di scatto sia in grado di oltrepassare il confine della foto commerciale. Sport, giornalismo e cucina sono alcuni tra i territori naturali della foto in pianta. Qui l’inquadratura dimostra tutta la sua forza.

La cosmesi è fatta di colori e texture ma anche di forme e, perché no, di effetti vivi sull’incarnato. La flat lay aiuta perché il soggetto è disposto in piano, ripreso dall’alto verso il basso. La prospettiva cambia e la narrazione si porta dal 3D alla bidimensionalità, l’occhio fotografico apre a interpretazioni interessanti.

Tecniche di illuminazione per flat lay: come scattare?

Il cambio della prospettiva apre a varie chiavi di interpretazione, giocare con la luce è uno dei modi per valorizzare lo scatto. La cosmesi è uno degli ambiti principe nella sperimentazione, la ripresa in pianta consente infatti una interpretazione del prodotto a partire dall’accostamento di colori e luce. Rispettarne le regole è il presupposto di uno scatto efficace.

Angolazione e impostazioni della fotocamera

L’obiettivo e la superficie di appoggio devono essere tra loro paralleli, l’angolo di 180° è uno dei punti fissi da rispettare. Sebbene già lo smartphone prometta qualche risultato interessante, lo scatto ideale richiede una gestione professionale della luce.

La scelta dell’obiettivo non è sempre scontata. Se un grandangolare può deformare le linee, il 100 mm richiede troppa distanza a discapito della definizione nello scatto. Un buon 50 mm è la scelta ideale per conservare le forme e normalizzare i rapporti.

Molto dipende dalle dimensioni degli oggetti anche se il segreto sta nell’ottenere una immagine ferma, l’ausilio di un treppiede regolabile garantisce l’uso efficace dello scatto cablato. Ne guadagna la qualità dell’immagine, decisamente più nitida quindi in grado di immortalare ogni dettaglio.

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Scelta dello sfondo

Valorizzare i colori tenui rende la tecnica più semplice da dominare. In realtà, questa non è una regola stretta ma conviene sempre lasciarsi aiutare dalla ruota dei colori per trovare la combinazione giusta. Troppi cambi di tono possono, però, influire sulla resa del prodotto.

La flat lay è questione di equilibri, un approccio professionale tiene infatti conto degli spazi per la grafica. L’organizzazione dei layout può infatti aprire a diversi tipi di interpretazione, sempre accattivanti sono le soluzioni nelle quali alcuni oggetti non sono inclusi per intero nella cornice.

Sfondo e livelli sono gli alleati perfetti in una prospettiva che restituisca il senso del volume, sovrapporre i soggetti è uno degli accorgimenti più immediati. Il resto è nel rispetto delle basi per la composizione.

Luci e ombre

Gli spazi ristretti tra l’obiettivo e il soggetto si rivelano una sfida, soprattutto nell’approccio non professionale. Ombre e riflessi diretti possono minare anche la migliore tra le idee, ecco perché l’aspetto necessita una cura maniacale. La luce naturale è perfetta purché non vi sia un irraggiamento solare diretto.

La schiuma bianca è uno degli accorgimenti più indicati, i pannelli possono ammorbidire la luce nel risultato finale. Giocare con i colori attenuati è un altro modo per tenere a bada le ombre, il grigio è uno dei colori che più riducono l’effetto.

Il doppio softbox è una valida alternativa alla illuminazione naturale, la soluzione consente una regolazione fine così da tenere le ombre sotto controllo. Pur evitandone i contrasti, giocare con gli scuri può costituire un approccio narrativo intrigante.

Post-produzione ed editing delle foto flat lay

La fotografia di prodotto si nutre di contrasti, ecco come lo scatto introduce al lavoro di fotoritocco avanzato. La forza della prospettiva appiattita sta proprio nel gioco degli accostamenti, lo scatto richiede quindi un lavoro di ottimizzazione tramite software. Ritagliare, modificare il campo, gestire i livelli sono solo alcune opzioni al servizio del brand.

L’AI può essere d’aiuto però non sostituisce l’approccio professionale nella regolazione di nitidezza e colore ma anche di esposizione e rumore nello scatto. La cosmesi richiede un prodotto perfetto, è questo che garantisce una immagine di impatto. La preparazione attenta restituisce un buon risultato, il passaggio successivo mira all’eccellenza.

Fotografie di prodotti cosmetici still life

In 3D così come nella versione appiattita, lo still life professionale è un’arte da padroneggiare. Ogni lavoro si fa veicolo di una comunicazione esatta, ben organizzata nella progettualità della scena. Eliminare il superfluo e sottolineare il senso di ogni dettaglio, ecco cosa serve.

Layout, contrasti e accostamenti ma anche la gestione delle luci sono solo alcune tra le variabili a disposizione. Il fine è sedurre lo sguardo, unire il concetto stilistico alle peculiarità del prodotto. Lo scatto funziona quando riesce a raccontare il brand, la narrazione è immediata e arriva diretta al target.

La fotografia flat lay non è solo una tecnica, ma una vera e propria arte che permette di valorizzare i prodotti cosmetici attraverso una prospettiva unica e accattivante. Cambiare punto di vista è l’escamotage che trasforma lo still life, portandolo a nuovi livelli di espressività e impatto visivo. Noi di Studio Concept crediamo fermamente nella forza delle immagini per raccontare e promuovere i brand della cosmesi.

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