E-commerce di cosmetici: quali autorizzazioni servono?

E-commerce di cosmetici: quali autorizzazioni servono? 900 900 Studio Concept S.r.l.

Intraprendere l’attività di e-commerce è un passo che può riservare delle ottime soddisfazioni, alla base servono però un grande dinamismo e attenzione alle normative. Vendere cosmetici significa garantire sicurezza al cliente e tutela dell’ambiente, ecco quindi alcuni degli aspetti da considerare: conoscerli è essenziale.

Brand identity visiva del marchio cosmetico: cos’è?

Prima di approfondire l’argomento sulle normative è importante sottolineare il concetto di brand identity. Qualsiasi attività commerciale deve avere un motore già rodato per riuscire a sostenere il carico di obblighi e incombenze. Pianificare una strategia ben delineata è quindi la via da percorrere per lanciare il proprio e-commerce di cosmetici. Il settore della cosmetica, anche più di altri, deve fondarsi su una forte identità del marchio. È quindi necessario studiare le esigenze e sondare il mercato ma soprattutto costruire una credibilità che permetta al brand di entrare a regime sin da subito.

Studio Concept è l’agenzia di comunicazione che si pone al fianco delle realtà nel settore Beauty e Cosmetica. Inquadrare il concept alla base di ogni progetto e tradurlo in un prodotto che sia efficace sul mercato: questo è il target che una brand identity mirata può consentire di raggiungere dal primo giorno di vendita. Il commercio online corre alla velocità dei contenuti che funzionano, noi lo anticipiamo con lo scatto giusto.

Regolamento cosmetici: Regolamento CE 1223/2009, cosa dice?

C’è un testo ben preciso a fornire la prassi necessaria per svolgere una attività di commercio nel settore della cosmesi, è il caso del regolamento CE del 30 novembre 2009. Facilmente reperibile nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, questo documento fissa le definizioni e sancisce criteri e riferimenti in termini di sicurezza, di responsabilità e libera circolazione dei prodotti cosmetici. Oltre agli obblighi da parte dei produttori e dei distributori, vi si trovano le classificazioni di sostanze, miscele e prodotti cosmetici. Rispettare gli standard europei è un obbligo ma costituisce anche uno strumento a garanzia di venditori e clienti.

Quanto indicato dal Regolamento CE 1223/2009 si integra con lo strumento del CPNP (Cosmetic Product Notification Portal), questo comporta la notifica centralizzata volta a dichiarare la commercializzazione di prodotti cosmetici nell’ambito dell’Unione Europea. Tale comunicazione presuppone che l’attività abbia:

  • autorizzazioni da parte della Asl;
  • iscrizione alla Camera di Commercio;
  • partita IVA;
  • Scia;
  • iscrizione all’Inps.

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L’etichettatura ambientale degli imballaggi

Vendere cosmetici online significa gestire sia la merce in ingresso che la commercializzazione alla clientela, il grande traffico si traduce in un mare di imballaggi da incanalare e smaltire. È essenziale che ogni elemento disponga di una etichettatura in grado di indirizzare verso il suo corretto smaltimento. La ratio alla base è quella di indicare la composizione dell’incarto in modo da ottimizzare il ciclo di rigenerazione dei rifiuti.

Laddove sia possibile, ogni elemento deve riportare un’etichetta con il tipo di imballaggio, la sigla del materiale (in maiuscolo), il tipo di raccolta nel quale destinare l’imballaggio. La deroga all’etichettatura diretta si ha per i preincarti e per gli imballaggi da trasporto: in questi casi, rimane l’obbligo della medesima indicazione ma può essere delocalizzata su supporti esterni o digitali. Utilizzare le linee guida ministeriali è il modo più efficace per non rischiare di sbagliare, le sanzioni vanno dai 5.200 fino ai 40.000 euro.

Qual è la normativa europea sull’etichettatura?

La Direttiva “imballaggi” 94/62/CE fa chiarezza in merito ai passaggi di etichettatura. In Gazzetta ufficiale si trova il DL n.116 del 3 settembre 2020 che recepisce la direttiva UE 2018/851. In buona sostanza, questi sono i riferimenti ai quali attenersi in materia di etichettatura degli imballaggi. Considerando le proroghe intervenute, la normativa è di fatto entrata in vigore a partire dal primo gennaio del 2023. L’unica deroga è concessa alle giacenze di magazzino ed è valida fino al completo smaltimento.

Il decreto legislativo n.116 del 3 settembre 2020 fa espressa menzione della etichettatura necessaria in ottemperanza alle norme tecniche UNI, ne sottolinea la conformità alle determinazioni provenienti dalla Commissione dell’Unione europea. Le norme UNI di riferimento sono volontarie, si può quindi fare riferimento alla UNI EN ISO 1043-1 per le materie plastiche, alla UNI 10667-1 per i polimeri da riciclo o alla UNI EN ISO 14021 per le autodichiarazioni ambientali.

Normativa sulla Privacy e Cookie Policy per e-commerce cosmetici

Considerare la tutela legale di prodotti e imballaggi è solo una parte del lavoro. Un e-commerce è un portale online: come tutti gli altri, deve garantire il pieno rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali. I dati di navigazione sono infatti salvati allo scopo di analizzare le preferenze del consumatore, favorendo un’offerta più sicura e personalizzata: ecco lo scopo dei Cookie. È necessario che il portale sia allineato al GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati) e alla Direttiva e Privacy, questi passano anche attraverso il consenso preventivo da parte del visitatore.

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Condizioni di pagamento

Al flusso regolare delle merci devono corrispondere delle modalità di pagamento altrettanto efficienti. Una analisi attenta delle modalità di transazione è il presupposto per organizzare la strategia più opportuna per il proprio e-commerce. “Copiare da altri” non è sempre la soluzione più efficiente, soprattutto se gli altri non mettono in vendita gli stessi prodotti. Se è vero che distinguersi può segnare la propria fetta di mercato, vi si devono adattare le condizioni di pagamento.

Quella classica del contrassegno, per esempio, potrebbe essere più problematica per talune promozioni; le carte di credito e prepagate sono un must, paypal può essere sinonimo di garanzia. Ci sono poi le monete virtuali, in aggiunta alle altre tipologie tradizionali. Una analisi costi-benefici è dunque essenziale.

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